Quale varietà è più indicata per ciascuna patologia? I progetti della GH Medical

Oggi abbiamo intervistato il dott. Joost Heeromaneurobiologo e genetista a capo della GreenHouse Medical, in Olanda.
Con lui abbiamo parlato di come un’azienda nata per la vendita e produzione di Cannabis a scopo ricreativo (Green House Seeds Co.) abbia generato una libreria immensa di semi di ecotipi e di come questo possa avvantaggiare enormemente la ricerca biomedica.
In particolare modo il loro obiettivo consiste nella scoperta delle varietà di Cannabis efficaci per ciascuna patologia, distinte in base al profilo terpeno-fenolico.

INDICE

 

J.H: Salve mi chiamo Joost Heeroma e sono il direttore scientifico della Green House Medical. GH Medical è un’iniziativa della GreenHouse Seeds; ora siamo nel primo coffeeshop della Green House ad Amsterdam e oggi parleremo degli aspetti medicinali della Cannabis e delle ragioni per le quali è stata formata Green House Medical.

LA NASCITA DI GH MEDICAL

J.H: Lasciate che vi riporti indietro di trenta anni. Nel 1985 la GreenHouse ha avuto inizio in questo posto. (Tolstraat, Amsterdam)
Aldilà della vendita di Cannabis la GH è stata avventurosa e le persone dietro la GreenHouse hanno deciso di viaggiare in tutto il mondo per trovare ecotipi, ovvero semi di Cannabis che non sono stati adulterati da ibridazioni e utilizzo commerciale, cosicché si potessero ottenere i semi originali con la qualità originale, una iniziativa chiamata Strain Hunters (cacciatori di varietà). Vi sono stati documentari di Strain Hunters in Africa, India, Sud America e oltre per trovare i semi originali degli ecotipi.

Cinque anni fa stavo guardando sul divano uno di questi documentari e ho avuto un momento eureka, una vera e propria epifania, e mi sono detto:

Questi semi di ecotipi sono la chiave per il futuro della medicina basata sulla Cannabis

Ho quindi deciso di scrivere un’email ai ragazzi della GreenHouse e chiedere: “Avete mai pensato di fare ricerca biomedica?”. Così mi hanno chiesto di spiegare, andai a incontrarli di persona, e tutto il resto è storia: ormai da cinque anni abbiamo aperto il GH Medical.
Stiamo costruendo costantemente le basi scientifiche per l’utilizzo medicinale della Cannabis, e per questo siamo qui, ora.

Laboratorio della GH Medical

I PROGETTI DI GH MEDICAL

J.H: Uno dei nostri progetti principali è la creazione di consapevolezza nel grande pubblico.
Sono certo che tutti ci stiamo rendendo conto della rivoluzione verde che sta avvenendo in tutto il mondo. Solo quest’anno dieci altri Paesi hanno scelto di abbracciare l’utilizzo medico della Cannabis, e solitamente questo avviene per la forza del pubblico.

Ora però i governi si stanno affacciando ad un altro problema, perché dopo molti anni in cui chiunque sapesse qualcosa sulla Cannabis veniva arrestato, tutto d’un tratto hanno bisogno di migliaia di chili di Cannabis di grado farmaceutico, e inoltre hanno bisogno di medici in grado di prescrivere Cannabis; però i medici non conoscono l’utilizzo medico della Cannabis, le farmacie non sanno come produrre i medicinali e gli scienziati non sanno nemmeno che cosa ricercare perché nessuno ha un’idea sul perché la Cannabis sia così importante.

Questa della sensibilizzazione è dunque una delle attività principali della GH Medical al momento. Abbiamo costruito quello che riteniamo essere il più vasto deposito di articoli scientifici sull’uso medico della Cannabis, abbiamo un dossier con più di cinquanta patologie che potrebbero potenzialmente beneficiare da trattamenti con la Cannabis, abbiamo inoltre un dossier con più di cinquanta componenti del Sistema Endocannabinoide che ci supporta con indizi su come possiamo utilizzare i cannabinoidi per trattare tutte queste patologie differenti e abbiamo creato un percorso educativo per formazione medica post lauream affinché i professionisti possano imparare che cos’è la Cannabis, cosa sono i cannabinoidi e come funzionano e come possono essere utilizzati per trattare o prevenire malattie.

Vi invito a dare un occhio al sito della GH Medical, speriamo di poter raggiungere più medici possibili e fornir loro le informazioni migliori per poter iniziare a prescrivere la Cannabis Medica.
Per questo motivo andiamo anche in altri posti del mondo come l’Africa o l’America Latina dove:

  1. c’è una necessità ancora maggiore nell’utilizzare Cannabis come medicinale
  2. c’è più sensibilità all’utilizzo della Cannabis e altri prodotti fitoterapici come medicinali

Quello che stiamo facendo in questi Paesi è insegnare ai medici a lavorare con medicinali che sono disponibili localmente e come organizzare dei trial clinici per poter ottere un riscontro scientifico di cui abbiamo bisogno per mostrare al resto del mondo quanto importante sia la Cannabis Medica.

I TERPENI SONO LA CHIAVE DELLA DIFFERENZA NEGLI EFFETTI

J.H: La Cannabis contiene i cannabinoidi, come il THC e il CBD; il THC è il componente psicotropo che induce lo sballo, e il CBD sul cervello fa più o meno l’opposto.
Ormai sappiamo che c’è un numero di fragranze nella Cannabis che si chiamano terpeni, gli stessi profumi che troviamo nei limoni, pigne, lavanda, grani di pepe.

Aldilà del sapore e dell’odore i terpeni apportano anche effetti medicinali a sé stanti che stiamo iniziando a scoprire. Per esempio, sappiamo che la lavanda calmi; per questo si utilizzano i sacchetti di lavanda tra i vestiti, ha un effetto calmante, sedativo.
Stessa ragione per cui quasi tutti i detergenti nel mondo contengono fragranze agrumate contenente limonene, e questo perché non solo puliscono i piatti, ma perché donano anche una sensazione di pulizia mentale. Per questa ragione il limonene potrebbe essere utile per l’ansia. Non sappiamo con esattezza come funzioni, e per questa ragione abbiamo lanciato questo sondaggio, per scoprire quali persone utilizzino quale varietà e per quale ragione particolare.

Per esempio una cosa che molti non conoscono sui terpeni è che creano in larga parte gli effetti della Cannabis. Ciascuna varietà che conosciamo nel mondo occidentale è principalmente composta di THC e molto poco di altri componenti; facciamo una distinzione, per esempio, tra varietà indica e sativa e tutti sappiamo che diverse varietà generano effetti molto diversi sul benessere psicofisico di ciascuno.
La differenza non è data dai cannabinoidi, bensì dai terpeni. Quindi sappiamo già che una leggera differenza nella composizione terpenica può creare una differenza gigante negli effetti generati, specialmente rispetto agli effetti medicinali; solo non sappiamo ancora con precisione quali differenze ci siano, e un modo per scoprirlo è fare il questionario e lasciare che siano i consumatori ad indicarci perché utilizzano una varietà in particolare.
Finché sappiamo quali terpeni sono presenti in ciascuna varietà, questo ci aiuterà a distinguere i benefici medicinali dei terpeni e di ciascuna strain o varietà.

J.H: Il sondaggio della GH Medical è organizzato per ottenere informazioni dai pazienti circa le varietà particolari che stanno utilizzando per raggiungere un certo tipo di effetto, se hanno trovato il loro modo di trattare una condizione in particolare.

Ci sono due maniere di scoprire se delle varietà sono utilizzabili per patologie specifiche, poiché al momento noi della comunità di ricerca ancora non abbiamo dati sufficienti per saperlo.

  1. Conducendo ricerca di base, dove si osservano i componenti della Cannabis e come ciascun composto funzioni. Questa è una maniera molto valida per ottenere informazioni.
  2. Nel caso della Cannabis c’è anche un altro modo. Ci sono milioni di persone che stanno utilizzando questa pianta da migliaia di anni, ciascuno per una ragione particolare e questo è ciò che vogliamo scoprire. Sappiamo già che la Cannabis sia un medicinale molto sicuro da un punto di vista tossicologico quindi le persone possono sperimentare liberamente quale varietà o quale componente in particolare funzioni meglio per loro e tramite questo sondaggio stiamo provando a scoprire informazioni statisticamente rilevanti sull’utilizzo globale per vedere se c’è qualche varietà in particolare adatta ad una patologia specifica.

J.H: La situazione è completamente imperfetta perché se qualcuno riporta: “Sto usando Super Lemon Haze per prendermi cura di disturbi d’ansia”, non sappiamo davvero se la Super Lemon Haze venduta negli USA sia la stessa di qualcun altro che auto-produce a casa in Italia o in India, e non abbiamo realmente ancora un modo per gestire questo problema, ma stiamo comunque cercando di ottenere quanti più dati possibili, e, forse, se scoprissimo attraverso questo sondaggio che la Super Lemon Haze fosse davvero utile per trattare l’ansia allora potrebbe diventare un argomento per, ad esempio, richiedere al governo Italiano di permettere l’utilizzo di questa varietà per questa ragione in particolare – perciò le risposte del sondaggio sono cosi importanti.

Autore
Viola Brugnatelli
Direttrice scientifica di Cannabiscienza e ricercatrice in neuroscienze presso l’Università degli Studi di Padova

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