3. La cannabis può contrastare l’epidemia da oppioidi
Grazie all’avanzato processo di legalizzazione della cannabis in molti stati degli USA, la possibilità di accedere a terapia con cannabinoidi può rivelarsi un utile strategia per combattere l’epidemia da oppioidi.
Uno studio interessante mostra come la co-somministrazione di cannabis e oppiacei possa ridurre il dosaggio di quest’ultimi, con una più ampia efficacia antidolorifica e minor rischio di causare fenomeni di tolleranza e dipendenza. Infatti il Sistema Endocannabinoide è direttamente coinvolto nella gestione del dolore e l’interazione diretta con il sistema oppioide può portare vantaggi concreti nella terapia del dolore.
I cannabinoidi, in particolare il THC, possiedono proprietà antidolorifiche riconosciute dalla letteratura scientifica con il vantaggio di non avere effetti collaterali importanti, a differenza degli oppioidi.
Un altro dato interessante ci proviene dagli stati dove la cannabis medica è stata legalizzata. Nelle aree in cui vi è una maggior presenza di dispensari di cannabis sono state riscontrate minor prescrizioni e quindi un ridotto consumo di oppioidi, a favore dei cannabinoidi nel trattamento e gestione del dolore.
Sebbene gli studi finora condotti siano ancora pochi, anche se in crescendo vista la recente legalizzazione in numerosi paesi degli USA, tutti puntano sulla stessa direzione, ovvero che la Cannabis Medica è una valida strategia per contrastare la grave crisi sanitaria che interessa i pazienti in cura con oppioidi. Grazie alla possibilità di accedere più facilmente alla terapia con cannabinoidi, è possibile ridurre i dosaggi degli oppioidi, garantendo ai pazienti l’efficacia antidolorifica ma con minor effetti collaterali e soprattutto si allontana il rischio di overdose e quindi di morte da oppioidi.