4. L’alfa-pinene come trattamento nell’Alzheimer
Un’altra area del cervello strettamente connessa all’ippocampo è l’amigdala, che ci permette di gestire le emozioni, come la rabbia e la paura. In patologie come l’Alzheimer non vi è solo una perdita di memoria, ma anche problemi legati alla sfera emotiva con aumento dell’aggressività e irascibilità.
L’amigdala e l’ippocampo sono sensibili allo stress ossidativo, causato dall’accumulo di radicali liberi, fenomeno che caratterizza tutte le patologie neurodegenerative. Con il passare degli anni i neuroni coinvolti in processi di stress ossidativo vanno incontro a morte, e la neurodegenerazione causa di conseguenza i deficit cognitivi, sintomo che caratterizza queste patologie.
4.1 Meccanismo d’azione
L’azione dell’alfa pinene di inibitore dell’acetilcolinesterasi lo colloca come trattamento preventivo, per aumentare focus e memoria, e potenzialmente come cura per le demenze senili. Infatti diversi studi, sia preclinici che clinici, hanno determinato l’efficacia dell’alfa pinene paragonandolo a farmaci di elezione con attività simile.
Uno studio clinico condotto su umani affetti da Alzheimer alle prime fasi, ha dimostrato l’efficacia dell’olio essenziale ricco di alfa-pinene. I risultati sono stati interessanti, perché il trattamento ha prodotto miglioramenti sia sull’attenzione e la memoria che sugli aspetti legati all’umore, come la rabbia e l’aggressività. Anche in termini di prevenzione su soggetti sani, la somministrazione dell’olio essenziale ricco di alfa-pinene ha aumentato i livelli di attenzione e migliorato il tono dell’umore.
Inoltre è stata dimostrata l’azione antinfiammatoria del terpene su modelli animali di ischemia cerebrale, con un recupero totale del danno indotto in seguito alla somministrazione di alfa-pinene.