3. Le patologie che traggono beneficio
Iniziamo descrivendo quali sono le patologie che possono essere trattate con i cannabinoidi in veterinaria. Le malattie della pelle, come nell’uomo, riscontrano un notevole beneficio con questo trattamento, riuscendo a sostituirle con farmaci convenzionali e maggiormente aggressivi.
La terapia con cannabis trova ambito d’impiego nella gestione del dolore causata dall’osteoartrosi, come antiepilettico nell’epilessia e in oncologia. Nel trattamento dei tumori si hanno diversi benefici, in termini di miglioramento della qualità di vita dell’animale. Purtroppo spesso i pazienti arrivano tardi a questo trattamento, quindi si alleviano le sofferenze all’animale, ma non si riesce a far regredire del tutto la malattia. Sempre in ambito oncologico, la cannabis aiuta a contrastare gli effetti collaterali della chemioterapia, e in molti casi ne aumenta l’efficacia antitumorale. Leggi l’articolo che riporta i benefici dell’uso della cannabis in un gatto anziano >>
3.1 L’esperienza diretta per conoscere la cannabis
Come spesso accade anche per l’uomo, i medici e i veterinari arrivano ad utilizzare la cannabis nelle loro terapie per via di esperienze dirette. È quanto è accaduto alla dott.ssa Battaglia, che ha conosciuto i cannabinoidi per curare i sintomi invalidanti della propria cagnetta che soffriva di osteoartrosi alla colonna vertebrale. Dopo averle somministrato un olio specifico per uso animale, il cane è ritornato a vivere normalmente per cui si è subito instaurato un interesse scientifico per questa terapia. Da allora sono tantissimi i cani e i gatti in cura nel suo ambulatorio veterinario.