2. Che cos’è il CBDQ
Il CBDQ è una molecola poco stabile e citotossica. L’ossidazione del CBD a CBDQ può causare delle disfunzioni ai danni del citocromo P-450, uno dei principali addetti alla detossificazione dell’organismo. Se il CBD viene conservato per lungo tempo, può convertirsi in CBDQ a causa di processi ossidativi aerobici. Per questo, l’identificazione del CBDQ è importante nel controllo di qualità del CBD.
Il CBDQ può essere prodotto per via sintetica sfruttando il procedimento del Beam Test, ma questa è una tecnica datata che non produce una resa stabile.
Uno studio completo sui meccanismi di ossidazione del CBD a CBDQ, in varie condizioni sperimentali, è stato condotto grazie ad una collaborazione tra l’Università del Piemonte Orientale, la Federico II di Napoli e l’Università di Cordoba.
Lo studio, dal titolo “The Oxidation of Phytocannabinoids to Cannabinoquinoids” (l’ossidazione dei fitocannabinoidi a cannabinochinoidi) è stato pubblicato sulla rivista Journal of Natural Products.
Tra gli autori la Professoressa Federica Pollastro, docente presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco di Novara, dove si occupa di sostanze naturali e già collaboratrice di Cannabiscienza in qualità di docente, nei nostri corsi di formazione online. Il team di ricercatori, partendo dalla reazione di ossidazione del CBD a CBDQ del Beam Test, ha esplorato vari metodi per implementare questa trasformazione.
Sono state utilizzate diverse modalità di reazione, come:
- l’ossidazione aerobica catalizzata da basi
- l’ossidazione con metalli
- l’ossidazione con reagenti a base di derivati ipervalenti dello iodio
I risultati migliori si sono ottenuti utilizzando questi ultimi, ovvero reattivi a base di derivati ipervalenti dello iodio, come il SIBX.
Con questo reagente è stato possibile ossidare oltre al CBD anche altri fitocannabinoidi normalmente non ossidabili con i reagenti utilizzati per il Beam Test, come il Cannabigerolo (CBG), il Cannabicromene (CBC) e il Cannabinolo (CBN).