5. Perdita della diversità genetica della cannabis sativa
Il patrimonio genetico della cannabis sativa ha subito delle perdite per molteplici motivi.
La stragrande maggioranza delle cultivar di canapa industriale è stata selezionata partendo da poche linee, il che significa che sono geneticamente simili tra loro. Inoltre, le cultivar destinate all’uso ricreativo sono state minuziosamente selezionate per la potenza, riducendo la diversità allelica di altri tratti genetici meno interessanti da preservare.
Anche i metodi di ibridazione usati per la C. sativa contribuiscono a ridurne la diversità genetica, poiché si basano sull’autofecondazione e fanno affidamento su parenti stretti. L’uso commerciale del materiale propagato per via vegetativa riduce la necessità di usare la riproduzione sessuale e, quindi, la ricombinazione genetica. Inoltre, l’uso di semi femminizzati (piante XX) esclude dalla riproduzione le piante geneticamente maschili, riducendo la diversità allelica del cromosoma Y.
Inoltre, c’è anche una diminuzione della diversità nelle collezioni delle banche del germoplasma. I campioni di semi di C. sativa nelle collezioni sono pochi e soggetti a mutazioni spontanee ed ibridazioni accidentali durante il periodo di replicazione. Di conseguenza, le accessioni tendono a diventare meno rappresentative di quelle originali.
Secondo il Journal of the International Hemp Association, un altro fattore sono le sfide legate al mantenimento e alla replicazione dei semi, come nel caso della collezione di germoplasma del VIR. Dal crollo dell’Unione Sovietica, i finanziamenti per la collezione del VIR sono diminuiti drasticamente, minacciando la conservazione dell’intera raccolta, la replicazione dei semi e riducendo così la diversità genetica della cannabis sativa.
Infine, le politiche proibizioniste globali contro la C. sativa hanno contribuito enormemente all’estinzione delle popolazioni locali e selvatiche, nonché alla distruzione di collezioni private che rappresentavano gran parte della diversità genetica della cannabis.