2. Quali analisi occorrono per la produzione di Cannabis Medica
Ciascuna coltivazione segue delle procedure standard di analisi e produzione a seconda delle Standard Operating Procedures (SOP o Procedure Operative Standard) indicate per quella tipologia di coltivazione e produzione. Esse pertanto variano rispetto al prodotto finale e sono molteplici per ogni step del processo, dalla coltivazione alla conservazione del prodotto finale.
La coltivazione, produzione e vendita di Cannabis di grado farmaceutico è consentita alle aziende approvate dai rispettivi Ministeri della Salute, come idonei alla produzione di farmaci o sostanze attive.
Lo scopo di applicare le buone pratiche di fabbricazione è quello di garantire che non ci sia adulterazione del prodotto.
Ciò significa che qualsiasi parte coinvolta nella catena di fornitura deve rispettare i regolamenti che si applicano in modo appropriato alla loro attività.
Ci sono dei punti fondamentali da considerare:
- ciclo di vita del prodotto della Cannabis Medica
- coltivazione
- raccolta
- post-raccolta
- lavorazione (inclusa essiccazione)
- imballaggio
- etichettatura
- distribuzione
A seconda della fase in cui si trova il prodotto diverse regolamentazioni sono applicate al processo.
Non solo i processi devono essere monitorati costantemente, ma anche i macchinari e i prodotti impiegati nella coltivazione, i quali vengono sottoposti ad analisi che variano dalla microbiologia alla presenza di metalli pesanti.
Il costante monitoraggio permette di ottenere un prodotto finale che rispecchi tutti gli standard di sicurezza, il quale viene testato, approvato e rilasciato (rilascio del lotto o batch release) solo se corrispondente a tutti i requisiti preposti.
In linea di massima le analisi obbligatorie ed accessorie da eseguire sul prodotto finale sono:
- analisi dei cannabinoidi
- analisi dei pesticidi
- analisi metalli pesanti
- analisi microbiologiche (aflatossine, E.coli etc.)
- analisi umidità residua
- analisi terpeni
- analisi solventi residui (nel caso di estratti o molecole pure)
I limiti di accettazione che consentono di poter stabilire se il prodotto è conforme alla messa in commercio vengono definiti dal rispetto delle monografie presenti nelle Farmacopee Ufficiali.
Di seguito viene riportata una tabella esplicativa dei requisiti finali necessari alla corretta commercializzazione di infiorescenze di grado farmaceutico, così come espresso nel bando dell’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze per l’importazione di infiorescenze dall’estero (vinta dall’azienda tedesca Pedanios, succursale di Aurora Canada).
2.1 Cosa sono le procedure standard
Le SOP sono istruzioni scritte dettagliate che specificano come eseguire un test o procedura amministrativa, o come operare, calibrare e mantenere un macchinario.
Le SOP descrivono le procedure standard approvate per la produzione di pianta medicinali, che sono messe in pratica in coltivazioni cosiddette GAP (Good Agricultural Practices, che rispettano le buone pratiche nell’agricoltura) e strutture GMP (Good Manufacturing Practices, che rispettano le buone pratiche di fabbricazione). Le SOP quindi indicano esattamente come fare le cose e sono mantenute sotto costante revisione e validazione, che avviene di solito annualmente o quando sussistono cambiamenti nelle procedure. Ciò consente al personale preposto di non commettere errori che possono minare la corretta produzione della Cannabis.
Solitamente le SOP sono accompagnate da una scheda dati o batch record (lotto registrato).
I requisiti dei batch record diventano molto più specifici richiedendo informazioni come:
- date e tempi
- attrezzature utilizzate
- pesi, misure, lotto delle materie prime
- materiali intermedi
- parametri di prova critici
- campionamento
- firme di tecnici e supervisori
- risultati dei test in-process
- eventuali deviazioni che si verificano durante il processo di fabbricazione
Questi batch record sono rivisti e rilasciati dalla Persona Qualificata o QP. Indipendentemente dalla fase di produzione o distribuzione, i batch record devono soddisfare predefinite specifiche per la qualità del prodotto come descritto in precedenza.
Il QP è responsabile del rilascio finale del lotto e garantisce che tutti i parametri siano stati soddisfatti.
3. Cosa significa coltivare nel rispetto delle norme GACP, GMP e GDP
Il controllo qualità assicura che prodotti farmaceutici rispondano ai criteri indicati dalla World Health Organisation (WHO), l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per garantire la qualità, la coltivazione delle piante di Cannabis Medica seguono gli standard Europei detti GACP (Good Agricoltural and Collecting Practices, che rispettano le buone pratiche agricole e di raccolta) e GMP.
Ispezioni interne e degli enti di sanità statale controllano la qualità e garantiscono la massima trasparenza e sicurezza sul sistema di produzione, dal seme al prodotto finito.
Il controllo di qualità è importante per controllare:
- chemiotipo e titolazione
- produzione e raccolta
- presenza di sostanze nocive e rispetto dei limiti (solventi, metalli pesanti, pesticidi, limiti microbiologici etc.)
- condizioni ambientali (ventilazione, luce, umidità, temperatura, filtrazione aria)
- sistemi di produzione
- stabilità (shelf-life)
- conservazione e distribuzione
Seguire le normative Europee del GACP significa garantire la sicurezza del prodotto andando a tenere sotto controllo tutti i punti critici di un processo di coltivazione.
La Cannabis Medica, a differenza della quasi totalità di sostanze attive presenti sul mercato, presenta delle criticità di produzione.
Le GACP sono il requisito base per considerare la sostanza come idonea ad entrare nelle prime fasi del settore farmaceutico.
Ad esempio, durante la coltivazione si applicano buone pratiche agricole e di raccolta GACP, mentre durante la distribuzione le buone pratiche di distribuzione (GDP, Good Distribution Practices).
La produzione di Cannabis Medica e derivati segue invece le GMP, dove ogni singolo processo viene costantemente monitorato grazie ad analisi periodiche.
Il principio alla base del Good Manufacturing Practices (GMP) è che la qualità va rispettata durante tutte le fasi di lavorazione e non va semplicemente testata in un prodotto finito.
3.1 Che cos’è la Cannabis GMP
Seguire procedure GMP consente di assicurare che il prodotto non solo corrisponda alle specifiche finali, ma che è stato prodotto ogni volta allo stesso modo, garantendo la ripetibilità della produzione.
Le pratiche GMP coprono tutti gli aspetti della produzione, inclusi i passaggi di produzione, permessi, conservazione, trasporti, training del personale, strutture e laboratori adeguati.
Tutte le procedure sono allegate di istruzioni e approvazioni scritte per poter mostrare la massima tracciabilità dei dati di ciascun prodotto. ;
Una struttura aziendale avente la certificazione GMP è costituita da diversi reparti, i quali consentono insieme di arrivare allo stesso obbiettivo. La mole di lavoro per mantenere tale certificazione non è indifferente e necessità di personale altamente qualificato.
L’applicazione delle buone pratiche di produzione in parti diverse della catena di approvvigionamento della Cannabis Medica nell’Unione Europea richiede completa comprensione della produzione di Cannabis e delle buone pratiche di produzione farmaceutica.
3.2 Cannabis Medica: indoor o outdoor?
Le coltivazioni di Cannabis, così come quelle di altre piante officinali, possono essere effettuate in campo aperto (outdoor) o all’interno di serre o strutture similari (indoor).
É molto complicato standardizzare la Cannabis prodotta outdoor, in quanto le variabili che possono incidere su un prodotto ripetibile sono enormi.
Ciò porta a non poter utilizzare la Cannabis outdoor come sostanza attiva farmaceutica nella sua forma di infiorescenza.
Essa però può essere il materiale di partenza per la produzione di sostanze attive farmaceutiche come estratti o molecole pure (es. THC, CBD) dove la standardizzazione dei principi attivi può essere ottenuta con tecniche di produzione successive (estrazione, diluizione etc.) in regime GMP.