5. Il Mircene è presente in molte piante medicinali
Nel 2008, l’olio essenziale ottenuto dalle foglie dell’Eremanthus erythropappus brasiliano, è stato testato per valutare gli eventuali effetti anti-nocicettivi. Questo olio è composto da un gran numero di terpeni, con un’alta percentuale di monoterpeni (39,12%), tra cui prevale il β-mircene (10,03%). I ricercatori hanno dimostrato che l’effetto analgesico indotto dall’olio sugli animali da laboratorio era efficace sia nella prima fase del dolore (acuto, mediato dal sistema nervoso centrale) sia sulla seconda fase (dolore infiammatorio).
In questo studio, una dose di 400 mg/Kg di mircene era in grado di inibire la percezione del dolore provocato dal test della formalina.
Per cercare di capire meglio questi risultati, il ricercatori hanno poi testato gli effetti dell’olio di Eremanthus erythropappus nel test della piastra riscaldante. Dosi di 200 mg/Kg e 400 mg/Kg dell’olio essenziale hanno indotto effetti antinocicettivi significativi quando l’olio è stato somministrato 30, 60 e 90 minuti prima del test, con effetti massimi raggiunti con il pretrattamento a 60 minuti. I risultati del test della piastra riscaldante indicano che questi effetti analgesici potrebbero essere mediati dal sistema nervoso centrale. Tuttavia, pre-trattando gli animali con il naloxone, si riesce ad inibire l’analgesia indotta dalla morfina (5 mg/kg), ma non quella indotta dall’olio essenziale. Ancora una volta, questo studio sembra escludere effetti centrali.
Questi risultati, in apparente discordanza con il già citato studio di Rao e colleghi, possono trovare una spiegazione con la differenza tra il mircene come singola molecola e il mircene all’interno di un fitocomplesso, che include diversi altri terpeni (come nell’olio di Eremanthus erythropappus, dove sono presenti anche il pinene, il cariofillene e altri 30 composti).
È probabile quindi che gli effetti analgesici del β-mircene siano da ricercare sia a livello centrale che periferico, ma che le interazioni sinergiche con altri terpeni possano prevenire l’attività mediata dagli oppioidi o aumentare le azioni centrali derivate, ad esempio, dagli endocannabinoidi.

Inoltre, le azioni analgesiche e antinfiammatorie del mircene possono essere attribuite alla riduzione della nocicezione periferica, mediante l’inibizione del rilascio di prostaglandine, come già sottolineato in precedenza. Infatti, i ricercatori hanno anche dimostrato che l’olio di Eremanthus erythropappus inibisce il dolore addominale indotto dall’acido acetico nei topi. Questo meccanismo è controllato dall’enzima ciclossigenasi, attraverso la sintesi delle prostaglandine, entrambe inibite dall’olio.
Questa ipotesi speculativa si adatta di conseguenza ad un altro studio, che ha esaminato l’effetto antinfiammatorio e a antidolorifico della somministrazione orale di tè alla citronella, nonché dell’olio essenziale di foglie di citronella, su ratti trattati con iniezioni sub-plantari di carragenina (irritante, provoca edema) e prostaglandina E2 (PGE2), in grado di indurre una risposta dolorifica.
Sia nel tè che nell’olio essenziale, il mircene era il principale composto analgesico identificato e i suoi effetti periferici erano effettivamente in grado di inibire l’iperalgesia (aumento della risposta dolorifica) indotta dalla PGE2 nei topi. Tuttavia, la somministrazione ripetuta di olio essenziale non ha causato tolleranza, che è una caratteristica chiave degli effetti analgesici centrali mediati della morfina. Quindi, anche in questo caso, gli effetti sul sistema nervoso centrale sarebbero da escludere.
Lo studio è arrivato alla conclusione che la citronella, usata come antidolorifico nella medicina popolare in Brasile, agiva inducendo analgesia periferica.
Tuttavia, alcuni effetti sedativi -quindi centrali- del β-mircene sono stati riconosciuti sia da uno studio sui derivati del luppolo, sia da un altro sui derivati della pianta Lippia alba, in cui alte dosi di mircene potenziavano gli effetti sedativi indotti dai barbiturici. ;
2 Comments
In che oli essenziali il b-Mircene è più presente? Può avere un razionale implementare il trattamento con CM con uno di questi oli per potenziare l’effetto antalgico e antinfiammatorio?
Grazie
Oli essenziali, come descritto nell’articolo, uno con più alta concentrazione è quello al luppolo. Si, di solito si fanno formulare oleoliti di CM direttamente con terpeni di interesse grado alimentare. Ne ho parlato in maniera approfondita nel seminario terpeni: https://cannabiscienza.it/prodotto/i-terpeni-della-cannabis-gli-effetti-sullorganismo/