6. Principali controindicazioni ed effetti collaterali (validi per tutte le varietà)
La Cannabis e i suoi derivati sono di norma ben tollerati. Non sono conosciuti casi di morte dovute all’uso di Cannabis ed in esperimenti su animali (scimmie) neanche i dosaggi più elevati (oltre 9000 mg/kg) hanno causato decessi.
Pe la Cannabis il concetto di “medicina personalizzata” è molto valido. Gli effetti collaterali dipendono infatti dalla dose, per cui bisogna tenere presente il concetto di effetto bifasico, spiegato nel corso per medici CM Clinica.
Se i pazienti sono soggetti naïve alla cannabis è consigliabile iniziare la terapia a dosaggi bassi ed alzarli gradualmente, fino a trovare la dose giusta per ciascun paziente, minimizzando così gli effetti indesiderati. Contrariamente, in caso di soggetti che fanno già un utilizzo cronico di cannabinoidi, occorre ri-sensitizzare i soggetti con protocolli che riportino l’espressione recettoriale nella norma.
Gli effetti acuti maggiormente riscontrati dipendono in gran parte dall’azione psicotropa del THC, per cui si può avvertire sedazione, vertigini, euforia, disforia, sensazione di perdere il controllo, diminuzione della memoria a breve termine, alterata percezione del tempo e riduzione delle performance psicomotorie. Effetti fisici includono anche secchezza delle fauci, disturbi del movimento, debolezza muscolare, difficoltà nell’articolazione della parola, aumento della frequenza cardiaca, diminuzione della pressione e capogiri. Come detto, gli effetti acuti dipendono dalla dose e in genere scompaiono entro alcune ore o dalle 24 alle 72 ore senza trattamenti specifici.
Nelle terapie a lungo termine può manifestarsi il fenomeno della tolleranza, ovvero una riduzione della risposta farmacologica determinata dall’assunzione ripetuta. A dosaggi terapeutici viene considerata una eventualità sfruttabile per fini medici, come illustrato dal dr. Lorenzo Calvi nel corso CM Clinica. Questo problema è solitamente evitabile semplicemente con cambio di varietà o di metodo di somministrazione; anche gli effetti collaterali vanno incontro a tolleranza per cui tendono a diminuire con il tempo.
La Cannabis ha la possibilità di generare dipendenza psicologica e conseguente astinenza, ma questi fenomeni sono riscontrati soprattutto in consumatori per uso ricreativo e rarissimamente in pazienti in terapia.
L’utilizzo di Cannabis ad alta concentrazione di THC è sconsigliato – o da valutare attentamente da parte del Medico- in pazienti con problemi psicotici, sia lievi che gravi. In soggetti particolarmente vulnerabili, l’utilizzo di Cannabis può portare alla “slatentizzazione” delle psicosi, il fenomeno per cui l’esordio di una psicosi può essere accelerato o scatenato.
La Cannabis è anche sconsigliata in pazienti con problemi cardiaci (si veda Cannabis e malattie cardiovascolari: cosa c’è da sapere) e va valutato attentamente in pazienti immunodepressi.
2 Comments
Sono in paziente oncologico di quasi 70 anni (1.12.1950) in cura presso il day hospilal oncologoico del San Camillo a Roma. La mia patologia è un ‘colangiocarcinoma delle vie biliari’. Da un anno faccio sedute di chemio (Cisplatino, Folfx Folfiri) ed ho grossi problemi con questi farmaci che mi provocano: stanchezza cronica, disturbi del sonno, inappetenza, dolori ossei e addominali.
Posso richiedere al day Hospital di aprire la pratica per la richiesta o devo rivolgermi ad un dottore privato?
A Roma dove potrei rivolgermi? (singolo dottore o associazione?).
Grazie per il vostro lavoro, resto in attesa di un vostro riscontro.
Gentile Massimo,
l’ospedale presso cui è in cura può già procurarle un piano terapeutico con trattamenti a base di cannabinoidi. Qui un articolo sulla cannabis in oncologia: http://cannabiscienza.it/pubblicazioni/patologie/la-cannabis-medica-in-oncologia/
Può trovare più informazioni circa l’accesso alla Cannabis Medica in questo articolo: http://cannabiscienza.it/pubblicazioni/assunzione/come-ottenere-la-cannabis-terapeutica/
e sulla rimborsabilità nella sua regione: http://cannabiscienza.it/pubblicazioni/assunzione/cannabis-medica-rimborsabilita-regione/