7. La Cannabis terapeutica in Lombardia: il ruolo del farmacista
La preparazione e la fornitura dei preparati magistrali a base di Cannabis può essere effettuata, oltre che dalle farmacie ospedaliere, anche dalle farmacie aperte al pubblico.
Le farmacie aperte al pubblico, hanno l’obbligo di trasmettere con cadenza mensile ai Servizi Farmaceutici delle ATS di riferimento le ricette a carico SSN in originale, unitamente alla Distinta Contabile Riepilogativa (DCR-FUR); ciò ai fini della verifica del rispetto delle corrette procedure di prescrizione da parte dei medici e di allestimento/dispensazione da parte della farmacia.
Nel caso invece di pazienti in regime di ricovero ospedaliero, la farmacia ospedaliera è tenuta alla fornitura della terapia a fronte di presentazione della ricetta (in questo caso non RUR, bensì il modulo di richiesta ospedaliera utilizzato secondo il DPR 309/90), allestendola internamente o acquistandola presso altri servizi farmaceutici di ospedali pubblici o privati accreditati, o presso una farmacia territoriale pubblica o privata convenzionata.
È compito del farmacista allestire il preparato galenico secondo le indicazioni riportate in ricetta, avendo cura di:
- approvvigionarsi della materia prima presso lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze, i distributori intermedi oppure tramite importazione, nel rispetto delle norme vigenti (DPR 309/1990 e s.m.i);
- allestire la preparazione magistrale a base di cannabis, secondo le Norme di Buona Preparazione (NBP), a seguito della verifica dell’appropriatezza prescrittiva: non è consentito alle farmacie l’allestimento di preparazioni multiple in assenza di ricette mediche già presenti in farmacia;
- assicurarsi che il paziente abbia compreso la corretta modalità di preparazione e assunzione del preparato a base di Cannabis;
- erogare il medicinale in quantità tale da coprire la durata di terapia prescritta (e comunque limitatamente a 30 giorni di terapia), apponendo sulla ricetta la data di spedizione, il costo del preparato, il timbro della farmacia e la firma;
- registrare la preparazione in uscita nel registro di entrata-uscita degli stupefacenti;
- consegnare una copia della ricetta timbrata e firmata al paziente, o alla persona delegata al ritiro della preparazione magistrale a base di cannabis, al fine della dimostrazione di liceità del possesso della preparazione magistrale a base di Cannabis per uso medico;
- inviare la prescrizione, in originale se SSN o copia, al Servizio Farmaceutico dell’ATS territorialmente competente, con cadenza mensile;
- trasmettere i dati relativi alle quantità di sostanze di origine vegetale a base di cannabis utilizzati nelle preparazioni magistrali entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno al Ministero della Salute (D.M. 24.10.2006 pubblicato sulla G.U. n. 302 del 30.12.2006).
L’eventuale compartecipazione alla spesa da parte degli assistiti si attua applicando le vigenti regole in materia di esenzioni e ticket. Il costo della preparazione, che costituisce il prezzo di rimborso SSR, è definito sulla base della Tariffa Nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali, aggiornata dal Decreto Ministero della Salute del 22/09/2017, GU 25/10/2017 n.250, modificato dal D.M. 13/12/2017. Nel caso di allestimento di un oleolita a base di Cannabis, al costo della preparazione calcolato secondo il Tariffario Nazionale, il farmacista può applicare una quota aggiuntiva massima di 15€, rimborsabile per la titolazione dell’olio: eventuali ulteriori costi superiori non rientrano nel prezzo di rimborso SSR e rimangono a carico della farmacia.
6 Comments
Buongiorno mio padre soffre di parckinson e siccome hanno ritirato il tremaril ora trema molto e ha dolore agli arti, volevo sapere se esiste nella provincia di Mantova un medico che possa prescrivere questa cura grazie
Gentile Katia,
La cannabis medica potrebbe, sia per diminuire spasmi che dolore, risultare una possibile valida alternativa. Sia il suo neurologo che medico di famiglia sono abilitati alla prescrizione. Potete quindi valutarlo insieme.
E se il medico di famiglia nn è d accordo?
Gentile Teresa, tecnicamente non si può obbligare nessun medico a prescrivere nulla che non ritenga opportuno.
Le possibili soluzioni sono cambiare medico oppure provare con un approccio quanto più morbido, umano e scientifico possibile.
Buongiorno,
ho la sca 1 che è una malattia neurodegenerativa, vorrei provare a ridurre i dolori con la cannabis, altre persone che hanno la stessa patologia la usano, ma a Monza sapete a chi potrei rivolgermi?
grz mille!
Gentile Antonella, la cannabis medica può essere una valida terapia per la gestione dei dolori causati dalla sua patologia. Possiamo metterla in contatto con centri medici specializzati che la accompagneranno nel percorso di terapia a base di cannabis terapeutica.
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