Il cannabiologo Luigi Romano: Cannabis e attività lavorative

Luigi Romano è un biologo, Process Development Expert presso Echo Pharmaceuticals, docente e membro del comitato scientifico di Cannabiscienza.

INDICE

1. QUALE È STATO IL TUO PERCORSO FORMATIVO PER LAVORARE OGGI CON LA CANNABIS?

Ho iniziato con la laurea magistrale in Biologia (presso l’Università di Bari). La mia tesi di laurea specialistica era focalizzata sui due endocannabinoidi più importanti (Anandamide e 2-AG) e i loro effetti sulle funzioni bioenergetiche dei mitocondri (ovvero le centrali di energia della cellula); i mitocondri che analizzavo erano isolati da cellule di fegato, cervello e cuore di ratto.
Finita la specialistica ho vinto una borsa di studio per un master di II Livello in fitoterapia per il quale ho effettuato un traineeship alla Bedrocan incentrato su alcune metodiche di estrazione per preparazioni galeniche a base di cannabis medicinale.”

Il lavoro più noto di tale collaborazione portò al famoso paper “Cannabis oil: chemical evaluation of an upcoming cannabis-based medicine” che trovate qui e che viene illustrata in dettaglio dallo stesso dr. Romano in questo corso: CM e per farmacia e industria.

Questa pubblicazione apre il tracciato per molti altri scienziati, in quanto è il primo studio analitico su estratti di cannabis concentrati ed è ancora largamente usato come metodica di riferimento per le preparazioni galeniche (metodo Romano Hazekamp), permettendo a medici e farmacisti in Europa di utilizzare estratti standardizzati a base di CM.

2. TRA LE TUE DIVERSE ESPERIENZE PROFESSIONALI NEL SETTORE, QUALE È STATO AD OGGI IL LAVORO DI CUI VAI PIÙ ORGOGLIOSO?

“Il lavoro che faccio adesso alla Echo Pharmaceuticals, con la posizione di Process Development Expert. La Echo Pharmaceuticals è una azienda che si occupa di estrarre e purificare principi attivi di grado farmaceutico (API) derivanti da piante. In gergo, cGMP pharma grade.”

3. QUALE INVECE IL LAVORO CHE MENO TI HA SODDISFATTO O CHE HAI TROVATO PIÙ FRUSTRANTE NEL SETTORE?

“Preferirei rimanere generico; consulenze per aziende che producono cannabis di grado farmaceutico e che operano in multi-stati e per delle associazioni senza scopo di lucro.”

4. QUALI SBOCCHI PROFESSIONALI NEL SETTORE CANNABIS PENSI POTREBBE AVERE UNO STUDENTE DI BIOLOGIA?

“Penso diversi, così come io ho spaziato da ricerca universitaria, associazioni di pazienti, aziende nel settore sia europee che americane, altri biologi potrebbero trovare interesse nella ricerca biochimica, nella coltivazione di Cannabis Medica, nella bioinformatica, o ricerca sulla genetica.
In più, sbocchi come operatori specializzati in diverse realtà che coinvolgono la cannabis per esempio coinvolgendosi nei 
processi produttivi sia di materiale vegetale che di estratti purificati e in fine API”. 

 

5. QUALI LETTURE/LIBRI TI SENTI DI CONSIGLIARE ALLE PERSONE CHE SI VOGLIONO AVVICINARE AGLI ASPETTI BOTANICI E CHIMICI DELLA PIANTA?

“Beh ce ne sono tanti, uno dei primi che ho letto fu “The medicinal uses of cannabis and cannabinoids”, la tesi di dottorato del Dr. Hazekamp. 
Mi sentirei sicuramente di suggerire “Cannabis, extracting the medicine”, “Marijuana botany” di Robert Connell Clarke e altri articoli scientifici come “Metabolic fingerprinting of Cannabis sativa L” by JT Fischedick. Potrei continuare ma credo siano abbastanza per iniziare …”

6. COME IMMAGINI SI SVILUPPERÀ NEL PROSSIMO FUTURO IL SETTORE CHIMICO ASSOCIATO ALLA PIANTA DI CANNABIS?

“Nella coltivazione si tenderà a sviluppare piante con più resa sia dal punto di vista di concentrazione di THC che dal punto di vista del materiale vegetale raccolto (quindi uno yield più alto).

Questo è molto utile per il settore “estrattivo” e di processazione, come appunto la ditta presso cui lavoro, Echo Pharmaceuticals, perché avere del materiale vegetale con alta concentrazione di principi attivi significa avere più resa estrattiva alla fine del processo.
Cambieranno i metodi di estrazioni, e spero in processi più eco-friendly, ci saranno nuovi prodotti (API, capsule, tablets,….) con diversi rapporti tra cannabinoidi (THC:CBD) e nuovi prodotti con cannabinoidi minori.” 

7. QUALE CONSIGLIO TI SENTI DI DARE A CHI LEGGE QUESTA INTERVISTA E SOGNA DI POTER UN GIORNO FARE UN LAVORO COME IL TUO?

“Al giorno d’oggi ci sono sicuramente più possibilità di quelle che ho avuto io, quindi: non demordere! 
Il settore è in espansione e se si insegue un obiettivo prima o poi lo si raggiunge. Muovetevi! Non rimanete legati ad una nazione ma cercate di vedere e conoscere diverse realtà dove la Cannabis Medica è accettata e consolidata come mercato.”

 

Grazie mille per i suggerimenti Luigi e buon proseguimento del tuo lavoro!

Autore
Viola Brugnatelli
Direttrice scientifica di Cannabiscienza e ricercatrice in neuroscienze presso l’Università degli Studi di Padova

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