Il cannabidiolo (CBD) nelle dermatiti infiammatorie

In questo articolo intervistiamo il Dottor Marcello Albanesi del Centro di Allergologia e Immunologia Clinica Marcello Albanesi, autore di un interessante studio sugli effetti in vivo e in vitro di creme a base di CBD nelle dermatiti infiammatorie.

INDICE

– DOTTOR ALBANESI, CI RACCONTI IN BREVE IL SUO PERCORSO DI STUDI E DI LAVORO

Mi chiamo Marcello Albanesi, sono un Medico Allergologo e Immunologo. La mia formazione inizia nella mia città natale, Roma, dove ho conseguito la Laurea presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ho successivamente conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Immunologiche all’istituto Pasteur di Parigi, dove poi ho trovato impiego come ricercatore a contratto. Stanco dell’uggioso tempo parigino mi sono trasferito nella soleggiata Bari, dove mi sono specializzato in Allergologia e Immunologia Clinica all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Dal 2020 al 2022 sono stato Dirigente Medico presso il Policlinico di Bari nel Dipartimento d’Urgenza e Trapianti d’Organo e dal 2021 sono il fondatore del Centro di Allergologia e Immunologia Clinica “Albanesi”, dove mi occupo della diagnosi e cura delle patologie allergiche e immunologiche.

– COME SI È AVVICINATO AL MONDO DELLA CANNABIS?

Sin dai tempi della mia formazione ho trovato molto affascinante l’impiego della cannabis nelle varie branche della medicina. In quegli anni, l’utilizzo della cannabis per scopi terapeutici era un mondo ancora poco esplorato a cui si guardava da lontano con occhi scettici e giudicanti. Oggi c’è ancora scetticismo quando si parla di cannabis in medicina, ma sicuramente grandi passi in avanti sono stati fatti. Nella fattispecie, mi sono avvicinato all’impiego del cannabidiolo (CBD) per il trattamento di alcune tipologie di dermatiti attraverso un convegno dal titolo “I cannabinoidi nell’applicazione clinica”.

– COME MAI HA DECISO DI TESTARE PRODOTTI A BASE DI CANNABIS NEL SUO LAVORO?

In letteratura è descritto l’effetto immunomodulante del CBD sui linfociti T. Questi ultimi sono alla base della risposta infiammatoria in diversi tipi di dermatiti.  Con la mia squadra di medici collaboratori abbiamo iniziato questo studio a partire da giugno 2022, iniziando a testare prodotti a base di CBD su pazienti che riportavano una sintomatologia pressoché simile, che riconduceva ad uno stato infiammatorio generato da dermatiti atopiche e eczematose. È stato molto interessante vedere come il CBD agisca per ridurre e successivamente eliminare lo stato infiammatorio.

– QUALE ERA L’OBIETTIVO DEL VOSTRO STUDIO?

L’obiettivo dello studio (che è attualmente è in attesa di pubblicazione su una rivista scientifica, ndr) era naturalmente testare e dimostrare l’efficacia dei prodotti a base di CBD su pazienti affetti da dermatiti infiammatorie di varia natura.

Come ogni studio in ambito scientifico, anche il nostro ha richiesto in primis da parte mia, ma anche da parte del mio team, una fase di ricerca, documentazione e studio della letteratura scientifica sugli impieghi del CBD nelle varie applicazioni cliniche. In ambito dermatologico c’è ancora tanto da testare e speriamo che questo studio possa illuminare anche altri specialisti in questo settore a valutare la somministrazione del CBD per la cura di queste patologie.

Quanto allo studio sugli effetti in vitro di creme a base di CBD, l’obiettivo era verificare e dimostrare l’inibizione della proliferazione dei linfociti T e B a contatto con CBD e fitoemoagglutinina (PHA), quest’ultima usata come controllo positivo in quanto stimola la proliferazione di linfociti. Ciò è stato verificato attraverso il test di proliferazione linfocitaria, eseguito con tecnica di citofluorimetria.

Il risultato è stato sorprendente e molto interessante, in quanto ci ha dimostrato una sensibile inibizione della proliferazione dei linfociti B e T a contatto con il CBD.

Successivamente, sono stati effettuati test in vivo su pazienti.

– CHE TIPO DI PRODOTTI AVETE TESTATO? SU QUALI PAZIENTI?

Da giugno 2022 sono stati selezionati 25 pazienti che si sono rivolti al Centro di Allergologia e Immunologia Clinica “Albanesi” affetti da dermatiti da contatto, sindromi pruriginose e dermatiti infiammatorie.

A tutti i pazienti è stata somministrato un preparato contenente CBD associato a clobetasolo propionato (un corticosteroide, ndr). Tutti i pazienti sono stati dotati dell’Urticaria Activity Score, un questionario utile per il monitoraggio della sintomatologia, chiaramente adattato in base al livello di prurito.

– QUALI SONO I RISULTATI OTTENUTI?

Il risultato è stato sorprendente, sebbene fossimo già aperti e riponessimo fiducia nei benefici della cannabis in particolari patologie. I pazienti hanno riportato sin dalle prime applicazioni una significativa riduzione della sintomatologia e dell’infiammazione.

– COSA SI SENTE DI CONSIGLIARE AD UN SUO COLLEGA CHE SI AVVICINA AL MONDO DELLA CANNABIS?

Sicuramente di approcciarsi al mondo della cannabis senza pregiudizi, di documentarsi e studiare i suoi effetti nei vari impieghi e di non aver timore ad aprirsi ai nuovi orizzonti che la scienza ci propone ogni giorno. Il Sistema Endocannabinoide è affascinante!

– IN BASE ALLA SUA ESPERIENZA DI STUDENTE DI MEDICINA PRIMA E DI MEDICO POI, RITIENE CHE IN ITALIA CI SIA UNA GIUSTA EDUCAZIONE NEI CONFRONTI DELLA CANNABIS MEDICA?

Come già detto, ritengo che si inizi ad intravedere una luce in fondo al tunnel. Stiamo certamente assistendo ad una maggiore apertura del mondo scientifico sulla cannabis. Ho trovato una notevole apertura e anche una buona base di conoscenza sugli impieghi della cannabis in medicina da parte di pazienti più giovani, il che rappresenta sicuramente un buon risultato.

Credo che una maggiore educazione e formazione sull’impiego del CBD sia necessario e possa contribuire sensibilmente all’abbattimento di questa sorta di tabù.

– VUOLE AGGIUNGERE QUALCOSA PER SALUTARE I NOSTRI LETTORI?

Ringrazio i lettori e la redazione di Cannabiscienza per averci concesso l’opportunità di esporre il nostro studio. Apprezzo molto il vostro impegno nella divulgazione scientifica degli effetti del CBD nei vari impieghi medici e scientifici.

Autore
Fabio Turco
Neurogastrocannabinologo - Chimico Farmaceutico

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