Germogli di canapa: 10 ragioni per parlarne

Qualche anno fa ho avuto la fortuna di partecipare alla lezione plenaria presso l’annuale seminario dell’International Cannabinoid Research Society (ICRS) di Giovanni Appendino, PhD. (Baveno, 2014)
Appendino è un brillante professore di chimica organica che ha studiato i profili biologici dei cannabinoidi con personalità come Vincenzo Di Marzo e Raphael Mechoulam e che ha fatto da mentore alla bravissima Federica Pollastro, che avrete sicuramente apprezzato nei corsi.

Il suo seminario fu incredibilmente stimolante e ha riguardato un ampio ventaglio di argomenti che sono tornati di moda ultimamente, come ad esempio la questione del super-cibo.

Con questo breve resoconto dei miei appunti di allora, cercherò di sintetizzare il suo punto di vista e ciò che c’è di nuovo nel campo della canapa come super-cibo (supportata da due decenni di studi e un sostanziale numero di pubblicazioni).

INDICE

1. I GERMOGLI DI CANAPA SONO UN SUPER-CIBO SICURO

Anche se non esiste una definizione univoca, un super-cibo è un alimento a ridotto contenuto calorico e con un eccezionale contenuto di nutrienti essenziali, come vitamine, minerali e antiossidanti. Al contrario di altri super-cibi come la soia, non esistono controindicazioni nell’assumere grandi quantità di germogli di canapa, il super-cibo derivato dalla pianta di Cannabis.

 

2. I GERMOGLI DI CANAPA CONTENGONO E MANTENGONO STABILE IL RAPPORTO TRA OMEGA 3 E OMEGA 6 

Gli acidi grassi polinsaturi o Poly-Unsaturated Fatty Acids (PUFA), come gli omega 3 e gli omega 6, sono grassi vegetali neuroprotettivi, cioè in grado di prevenire efficacemente le malattie neurodegenerative. [1]

 

3. I GERMOGLI DI CANAPA HANNO UNA BASSA PERCENTUALE DI GRASSI RISPETTO AD ALTRI SEMI (SOLO IL 30%)

Consumare moderati livelli di grassi non è fondamentale solo per le funzioni cardiache e metaboliche, ma è cruciale anche per la performance cognitiva[2] ; [3]

 

4. È UN OTTIMA PROTEINA VEGETALE

Grazie alla varietà di amino acidi presenti nei semi, questi risultano un ottimo supporto proteico per l’alimentazione. [4]

Tra le proteine di questa pianta vi è inoltre anche l’edestina, una proteina globulare unica, che viene facilmente assorbita dal corpo umano e che può garantire un rapido rifornimento di energia. [5] ; [6]

 

5. I GERMOGLI DI CANAPA CONTENGONO ALTI LIVELLI DI CANNAFLAVINE

Le cannaflavine sono flavonoidi fin troppo sottovalutati, con proprietà anti-infiammatorie uniche. Basti pensare che la loro efficacia è maggiore anche di quella dell’aspirina. [7]

Per approfondire il discorso sulle canflavine, consulta l’articolo I flavanoidi nella Cannabis Medica

 

6. LA CANAPA HA UN BUON SAPORE 

Pensa al gusto delle nocciole: non solo i germogli sono più potenti dell’aspirina ma sono sicuramente più gustosi! 

 

7. I GERMOGLI DI CANAPA NON CONTENGONO TETRAIDROCANNABINOLO (THC)

La percentuale di tetraidrocannabinolo (THC) decarbossilato nei germogli è minore dello 0,1%. I germogli di canapa sono quindi un cibo sicuro, al riparo da qualsivoglia effetto psicotropo. [8]

 

8. I GERMOGLI DI CANAPA CONTENGONO ALTI LIVELLI DI FITOESTROGENI 

Grazie alle cannaflavine in essi contenute, i germogli presentano una proprietà unica: una struttura chimica molto simile ad una pianta correlata (il luppolo – puoi conoscere l’evoluzione delle due piante qui), che è stata riconosciuta come la pianta con il più alto livello di fitoestrogeni.  [9]

Queste sostanze sono dei potenti neuroprotettori. Inoltre, risulta che assumere fitoestrogeni possa ridurre i sintomi della sindrome premestruale nelle donne. [10]

 

9. I GERMOGLI DI CANAPA SONO RICCHI DI ANTIOSSIDANTI 

Questo vuol dire che possono aiutare l’organismo a non farsi aggredire dalle specie reattive dell’ossigeno o Reactive Oxygen Species (ROS). Una dieta abbondante in antiossidanti può supportare il corretto smaltimento di radicali liberi prevenendo un accumulo patologico. [11]

 

10. I GERMOGLI DI CANAPA NON PESANO SUL PORTAFOGLIO

Con un po’ di cura e minimo sforzo potete abbattere i costi di questo super-cibo fino a quasi zero semplicemente acquistando semi alimentari e utilizzando un germogliatore domestico.

Autore
Viola Brugnatelli
Direttrice scientifica di Cannabiscienza e ricercatrice in neuroscienze presso l’Università degli Studi di Padova

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