CBD e autismo: l’esperienza di un medico prescrittore

Il dottor Mauro Cardoso Lins è un medico brasiliano che, da quando la legislazione glielo consente, prescrive cannabidiolo (CBD) per trattare pazienti con disturbi dello spettro autistico (ASD) e con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). 

INDICE

1. IL DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) 

Il disturbo dello spettro autistico (ASD) definisce un gruppo di disturbi neurologici dello sviluppo

che si manifestano in età precoce e sono frequentemente associati a deficit cognitivi generali. [1]

sintomi dell’ASD sono molteplici e comprendono: [2]

  • deficit persistenti nella comunicazione e nell’interazione sociale, 
  • modelli di comportamento, interessi e attività limitati e ripetitivi, compresi movimenti motori stereotipati o ripetitivi,
  • spesso (ma non sempre) disabilità intellettiva. 

Questi disturbi non sono attribuibili ad un ritardo globale dello sviluppo o a malformazioni cerebrali. L’ASD è circa 4 volte maggiormente prevalente nei maschi che nelle femmine ed è associato a delle co-morbilità, come: 

  • insonnia, 
  • ansia, 
  • depressione, 
  • epilessia, 
  • disfunzioni gastrointestinali (GI),
  • AHDH.

L’ADHD è caratterizzato, a sua volta, da difficoltà di prestare attenzione e mantenere la concentrazione, eccessiva irrequietezza ed impulsività. 

Secondo uno studio del 2022, circa 100 bambini su 10.000 in tutto sono diagnosticati con autismo. Nel 2012 questo numero si attestava sui circa 62 ogni 10.000. [3]

Questo aumento è sicuramente legato ad un maggiore monitoraggio e ad un ampliamento dei criteri diagnostici. Anche regioni poco rappresentate in passato, come l’Africa e il Medio Oriente, hanno migliorato la loro capacità di misurare la prevalenza dell’autismo e rientrano quindi nella statistica.

Tuttavia, fattori ambientali come l’inquinamento, specialmente quello atmosferico, sempre più presente (anche in posti come l’Africa) potrebbero contribuire all’aumento dei casi di bambini diagnosticati di con autismo.

2. AUTISMO ED INQUINAMENTO

Secondo gli studi più recenti, sia fattori genetici che ambientali potrebbero avere un ruolo nell’ASD. [4]

Tuttavia, non è chiaro se e in che misura i fattori ambientali abbiano contribuito al recente aumento di casi di ASD. I dati in letteratura sul contributo di fattori ambientali sono spesso contrastanti e ciò per alcune difficoltà anche metodologiche, come la scelta degli inquinanti da analizzare e le loro quantità. 

Inoltre, molto importante è capire se esiste una finestra temporale critica di esposizione che è maggiormente associata allo sviluppo di ASD nei bambini.

Molti lavori hanno analizzato la correlazione tra autismo e inquinanti atmosferici. Gli inquinanti maggiormente analizzati sono: 

  • ozono (presente a livello del suolo),
  • piombo, 
  • particolato (PM), 
  • monossido di carbonio (CO), 
  • biossido di azoto (NO2),
  • biossido di zolfo (SO2)

Mentre alcuni studi europei non hanno riportato alcuna associazione, [5] ; [6] diversi studi negli Stati Uniti e in altri Paesi hanno riportato associazioni tra l’esposizione materna all’inquinamento atmosferico e l’ASD nei bambini. 

Uno studio del 2020 (una revisione sistemica della letteratura e meta-analisi) ha riportato che ci sono evidenze per un’associazione tra prevalenza dell’autismo ed esposizione materna a PM 2,5 (polveri presenti nell’atmosfera dal diametro inferiore ai 2,5 μm), deboli prove per l’NO2 e poche prove per il PM 10 e l’ozono. [7]

Un altro studio ha riportato che ogni aumento di 5 μg/m3 di PM 2,5 è associato ad un aumento del rischio di ASD nei neonati. Questo rischio è aumentato durante il pre-concepimento (+17%), durante la gravidanza (+5-16%) e durante il periodo postnatale (+11-16%). [8]

Oltre gli inquinanti atmosferici (in particolare i PM 2,5), anche i metalli pesanti potrebbero avere un ruolo nello sviluppo dell’autismo. È stato dimostrato che l’esposizione al piombo e al metil-mercurio è potenzialmente coinvolta nello sviluppo dell’autismo, mentre poche informazioni sono disponibili per il cadmio. [9]) Ciò potrebbe essere dovuto alla ridotta capacità dei bambini autistici di espellere i metalli tossici, che tenderebbero ad accumularsi nel loro organismo.[10]

3. TRATTAMENTI PER L’AUTISMO

Gli attuali trattamenti per l’ASD mirano a ridurre quei sintomi che interferiscono con le attività quotidiane e la qualità della vita. L’ASD colpisce ogni persona in modo diverso, il che significa che ogni paziente ha diverse esigenze di trattamento. Pertanto, i piani di trattamento di solito coinvolgono più professionisti e sono individuali. Gli interventi terapeutici possono attuarsi in diversi contesti, come quello educativo, sanitario, comunitario, domiciliare o in una combinazione di questi contesti. 

Esistono vari trattamenti disponibili e spesso vengono utilizzati in combinazione. Gli approcci principali sono di tipo: [11]

  • comportamentale e dello sviluppo,
  • educativo,
  • sociale-relazionale,
  • farmacologico,
  • psicologico,
  • complementare e alternativo (diete speciali, arte-terapia, mindfulness, ecc…).

Riguardo ai trattamenti farmacologici, non ci sono farmaci che curano l’ASD. Piuttosto, si cerca di tenere sotto controllo alcuni sintomi. Alcuni farmaci ad esempio mirano a ridurre l’iperattività, i comportamenti autolesionistici o ad aumentare la concentrazione. Altri possono essere utili a controllare le co-morbilità, come ansia, depressione, epilessia e problemi GI. [12]

Soprattutto questi ultimi, infatti, sembrano essere tra le maggiori sfide nel management dei pazienti con ASD.

Da qualche anno, in vari Paesi del mondo, molti medici stanno utilizzando il CBD per il trattamento dell’ASD.

4. L’ESPERIENZA BRASILIANA: CONTESTO SOCIALE-LEGISLATIVO

Il dottor Lins è un medico brasiliano esperto in neurologia pediatrica e dopo aver lavorato anni in strutture pubbliche, attualmente è un medico privato. Nei suoi anni di esperienza ha avuto modo di visitare decine e decine di pazienti, bambini ed adolescenti, con ASD e ADHD e, da qualche anno, ha la possibilità di utilizzare la Cannabis Medica o i cannabinoidi per il trattamento di questi disturbi.

Dall’inizio del 2020, il Brasile ha infatti aperto alla possibilità utilizzare cannabis o derivati per la cura di varie patologie. Come in molte altre parti del mondo, la Cannabis Medica può essere prescritta solo dopo che gli altri trattamenti si siano rivelati inefficaci. Una volta ottenuta la prescrizione da parte di un medico specialista, il paziente brasiliano deve poi ottenere un’autorizzazione ministeriale per poter acquistare e detenere legalmente prodotti a base di cannabis o derivati. 

Mentre in Brasile è possibile (ed è legale) trovare ed acquistare prodotti artigianali a base di cannabis e cannabinoidi, non esistono organismi pubblici o privati che producono prodotti standardizzati e di grado farmaceutico. Per ottenere questo tipo di prodotti è necessario rivolgersi al mercato estero, con l’inevitabile aumento dei costi.

5. CBD E AUTISMO: TRATTAMENTI PER ASD E ADHD

Il dottor Lins ci racconta che la sua esperienza con il CBD per trattare casi da lievi-moderati a severi di autismo è, finora, entusiasmante. 

Secondo la sua esperienza e i dati raccolti, il CBD è efficace nel migliorare moltissimi aspetti del comportamento, soprattutto in casi precoci e lievi-moderati, ma anche in quelli più gravi.

I miglioramenti più evidenti in seguito a trattamento con CBD si traducono in:

  • diminuzione dell’aggressività (probabilmente il risultato di maggior rilievo),
  • aumento dell’attenzione,
  • aumento della comunicazione e della sociabilità,
  • maggiore facilità nel compiere le task assegnate.

I risultati con bambini ed adolescenti con ADHD sono invece meno entusiasmanti. Secondo la sua esperienza, i risultati con questi pazienti migliorano con il tempo, ma all’inizio della terapia è difficile ottenere esiti favorevoli. Ciò perché, soprattutto all’inizio, il CBD produce l’effetto paradossale di aumentare l’attività di questi pazienti. Un altro scoglio da superare è l’insonnia, che può essere aumentata nel caso di terapia con CBD. Per questo, l’utilizzo del CBD in questi pazienti andrebbe valutato attentamente.

6. PRODOTTO UTILIZZATO, POSOLOGIA, VIE DI SOMMINISTRAZIONE E DURATA DEL TRATTAMENTO

Il dottor Lins utilizza, per il trattamento dell’ASD, solo olio di CBD puro broad spectrum, standardizzato e di grado farmaceutico. Questo prodotto non è reperibile in Brasile e deve essere importato.

Per la posologia vale sempre la massima start low and go slow. 

Per bambini dagli 8 anni in su e gli adolescenti, il dottor Lins utilizza una dose iniziale compresa tra i 2.5 e i 10 mg/kg/die (in media 5mg/kg/die) da assumere 2 o 3 volte al giorno, a seconda dei casi.

Per i bambini più piccoli la dose di partenza è di 15-25 mg al giorno.

La dose viene poi aumentata di 2.5-5mg ogni 15 giorni, fino al raggiungimento dell’effetto desiderato e con minori effetti collaterali. 

Poi segue un follow-up ogni 2-3 mesi, per valutare e, nel caso, aggiustare la dose.

Il dottor Lins consiglia esami del sangue e controllo degli enzimi epatici all’inizio del trattamento e ogni 6 mesi. Anche la determinazione delle immunoglobuline E (IgE), per testare l’eventuale presenza di allergie, soprattutto alimentari, può essere uno strumento utile.

A seconda dell’aggressività e della compliance del paziente, il dr Lins consiglia la somministrazione sublinguale e a stomaco vuoto. Quando non è possibile, si può “mascerare” il CBD mischiandolo con del cibo a fine pasto.

7. CBD E AUTISMO: CASE STUDIES AL CONFRONTO

Il dottor Lins ci presenta i casi di due bambini con ASD, in terapia da diverso tempo, a cui recentemente è stato somministrato il CBD. 

Nella seguente tabella i dati riportati dal dottor Lins:

Paziente 1Paziente 2
Età e sesso:11 anni, maschio6 anni, maschio
In terapia dal:20182020
Diagnosi:ASD con lieve disabilità intellettiva. Comportamento oppositivo e iperattivo. Ansia. Comportamento aggressivo verso la madre. Difficoltà a gestire la frustrazione, tendenza a distruggere gli oggetti. Studi di risonanza magnetica ed EEG non significativi. Nessun problema gastrointestinale.ASD. Vocabolario molto limitato. Grave disturbo dell’elaborazione sensoriale. Problemi gastrointestinali (migliorano con una dieta priva di glutine e caseina), attualmente non a dieta. Gravi problemi comportamentali. Comportamento aggressivo e autolesionista. Iperattività. Risonanza magnetica normale ed EEG normale (2021) – Crisi epilettica nel febbraio 2022.
Eventuale terapia prima dell’utilizzo di cannabis medica o cannabinoidi:– Risperidone
– Fluoxetina
– Acido valproico
– Metilfenidato
– Carbamazepin
– Risperidone
– Aripiprazolo (induce peggioramento del comportamento)
Terapia attuale (tipo di cannabis medica o cannabinoidi prescritti):– Aripripazolo 10 mg
– Clonidina 0,15 mg + melatonina 10 mg (entrambi per i disturbi del sonno)
– CBD puro, 75 mg due volte al giorno
– Acido valproico
– CBD puro, 25 mg due volte al giorno
Durata del trattamento con cannabis o cannabinoidi (al momento dell’intervista):3 mesi1 mese
Risultati ottenuti con l’introduzione di cannabis medica o cannabinoidi nella terapia (follow-up):Cambiamenti impressionanti nel comportamento oppositivo. Capacità di rimanere seduto e di parlare con il medico, non presente prima della terapia con CBD. Nessun atteggiamento di sfida o di opposizione. Cambiamenti comportamentali percepiti dal terapeuta, dalla famiglia e dagli insegnanti.Riduzione dell’iperattività. Maggiore attenzione alle attività. Riduzione dei comportamenti aggressivi, soprattutto nei confronti della madre.

REFERENZE

  1. Zamberletti, E., Gabaglio, M., Parolaro, D., 2017.
    The endocannabinoid system and autism spectrum disorders: insights from animal models.
    Int. J. Mol. Sci. 18, 1916.[]
  2. American Psychiatric Association, 2013.
    Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th ed.
    American Psychiatric Association press, Washington, DC[]
  3. Jinan Zeidan, Eric Fombonne, Julie Scorah, et al.
    Global prevalence of autism: A systematic review update.
    Autism Res. 2022 May;15(5):778-790.[]
  4. M.C. Flores-Pajot, M. Ofner, M.T. Do, E. Lavigne, P.J. Villeneuve
    Childhood autism spectrum disorders and exposure to nitrogen dioxide, and particulate matter air pollution: a review and meta-analysis.
    Environ. Res., 151 (2016), pp. 763-776[]
  5. T Gong, C Dalman, S Wicks, et al.
    Perinatal exposure to traffic-related air pollution and autism spectrum disorders.
    Environ Health Perspect, 125:119–126[]
  6. Guxens M, Ghassabian A, Gong T, Garcia-Esteban R, et al.
    Air pollution exposure during pregnancy and childhood autistic traits in four European population-based cohort studies: the ESCAPE Project.
    Environ Health Perspect 124:133–140[]
  7. HeeKyoung Chun, Cheryl Leung, Shi Wu Wen, Judy McDonald, Hwashin H Shin.
    Maternal exposure to air pollution and risk of autism in children: A systematic review and meta-analysis.
    Environmental Pollution Volume 256, January 2020, 113307[]
  8. Frédéric Dutheil, Aurélie Comptour, Roxane Morlon, et al.
    Autism spectrum disorder and air pollution: A systematic review and meta-analysis.
    Environ Pollut. 2021 Jun 1;278:116856.[]
  9. F Gorini, F Muratori, MA Morales.
    The role of heavy metal pollution in neurobehavioral disorders: a focus on autism.
    Review Journal of Autism and Developmental Disorders volume 1, pages 354–372 (2014[]
  10. Adams, J. B., Audhya, T., McDonough-Means, S., Rubin, R. A., Quig, D., Geis, E., et al. (2012).
    Toxicological status of children with autism vs. neurotypical children and the association with autism severity.
    Biological Trace Element Research, 151(2), 171–180.[]
  11. Melissa DeFilippis, Karen Dineen Wagner.
    Treatment of Autism Spectrum Disorder in Children and Adolescents.
    Psychopharmacol Bull. 2016 Aug 15; 46(2): 18–41.[]
  12. Elaine H.
    Gastrointestinal Issues in Autism Spectrum Disorder.
    Harvard Review of Psychiatry: March/April 2014 – Volume 22 – Issue 2 – p 104-111[]
  13. Micha Hacohen, Orit E Stolar, Matitiahu Berkovitch, et al.
    Children and adolescents with ASD treated with CBD-rich cannabis exhibit significant improvements particularly in social symptoms: an open label study.
    Transl Psychiatry. 2022 Sep 9;12(1):375.[]
Autore
Fabio Turco
Neurogastrocannabinologo - Chimico Farmaceutico

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