L’uso del cannabidiolo (CBD) negli animali domestici, in particolare nei cani, sta guadagnando sempre più popolarità come opzione terapeutica per alcune condizioni. Il CBD è un composto non psicoattivo derivato dalla cannabis e presenta molteplici benefici potenziali per la salute degli uomini e degli animali. Noi di Cannabiscienza ci siamo già occupati in precedenza di questo argomento qui. Di seguito, un aggiornamento sugli ultimi dati presenti in letteratura scientifica riguardo l’utilizzo del CBD nei cani.
Negli ultimi anni, l’uso della Cannabis Terapeutica ha suscitato grande interesse nel campo medico, non solo per gli esseri umani, ma anche per i nostri amici a quattro zampe. Tra questi, i gatti potrebbero beneficiare dell’olio al cannabidiolo (CBD) per migliorare il loro stato di salute e benessere complessivo. In questo articolo, esploreremo le potenziali applicazioni del CBD per i gatti, basandoci su ricerche scientifiche e studi recenti.
Negli ultimi anni, la Cannabis Medica ha suscitato grosso interesse tra gli scienziati e non: solo nel 2022, i motori di ricerca scientifica hanno pubblicato più di 4000 articoli sull’argomento. Anche i medici veterinari ne sono rimasti affascinati, infatti molti hanno cominciato ad approcciarsi alla pianta nel tentativo di allargare l’arsenale terapeutico o di trovare nel mondo naturale degli alleati che dessero meno effetti collaterali rispetto al prodotto sintetico. Ce ne parla il dottor Luigi Sacchettino, dottorando in scienze veterinarie presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli , ed esperto cinofilo nell’area comportamentale.
L’utilizzo di Cannabis Terapeutica in medicina veterinaria sta diventando sempre più una realtà, come confermano le sempre maggiori pubblicazioni scientifiche sull’argomento e l’esperienza pratica dei medici veterinari.
In questo articolo, intervistiamo la dottoressa Chiara Boncompagni, medico veterinario esperto in comportamento animale della Federazione nazionale ordini veterinari italiani (FNOVI) e negli Interventi Assistiti dall’Animale (IAA), Etologa ed Istruttore Cinofilo.
In questo articolo intervistiamo il dottor Rodrigo Zamith Cunha, medico veterinario laureato presso l’Università Federale Rurale di Rio de Janeiro (Brasile), con un background internazionale. Attualmente, si occupa di ricerca in tema Cannabis Medica ed endocannabinoidi presso l’Università di Bologna, dove sviluppa nuovi metodi per tracciare e mappare il sistema endocannabinoide delle specie veterinarie, al fine di valutare e identificare possibili bersagli terapeutici.
È possibile migliorare la produzione di latte ed avere animali sani e produttivi senza ricorrere all’utilizzo di farmaci? Partendo da questa domanda, il dr Ruggero Amato dell’Università Federico II di Napoli, ha portato avanti un progetto di ricerca dai risvolti interessanti nell’ambito della zootenica.
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