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Terpeni, cannabis integratore di selenio, endocannabinoidi nell’ansia

1. Il podcast: Cannabiscienza News terpeni, cannabis integratore di selenio, endocannabinoidi nell’ansia

stagione 2, episodio 14

2. Le proprietà antinfiammatorie dei terpeni

I terpeni sono strutture lipidiche prodotte dalle resine di molte piante. Le piante producono questi metaboliti secondari (oli essenziali) principalmente con un ruolo di difesa (contro funghi, batteri, erbivori o stress ambientali) e di comunicazione (con altre piante o insetti e uccelli).

Gli oli essenziali sono riconoscibili perché hanno delle fragranze peculiari alla composizione dei terpeni che li costituiscono. I terpeni possono modulare i cannabinoidi in un rapporto sinergico che è stato ampiamente discusso nella letteratura scientifica e definito “entourage effect” terpeni penetrano facilmente la barriera ematoencefalica e favoriscono i cannabinoidi a fare lo stesso.
Inoltre possono modulare gli effetti dei cannabinoidi direttamente sul sito dei loro recettori.

A tal proposito si consiglia la lettura del testo: “Mircene: alla scoperta delle attività anti-infiammatorie e analgesiche“. Alcuni terpeni alterano la velocità del fegato nel metabolizzare i cannabinoidi, aumentando la loro biodisponibilità.Altri, come il β-Cariofillene, attivano direttamente recettori cannabinoidi CB2 agendo come veri e propri “cannabinoidi alimentari”.

3. Cannabis alimentare per la carenza di selenio

La carenza di selenio provoca gravi problemi nell’organismo, come sindromi metaboliche quali obesità, diabete e ipotiroidismo, fino alla demenza. Circa un miliardo di persone sono affetti da carenza di selenio, in particolar modo i paesi in via di sviluppo dove vi è molta povertà e difficolta di accesso al cibo.

In questo scenario la pianta di cannabis può aiutarci, in quanto è un ottimo integratore di selenio. Infatti dei ricercatori del Colorado, hanno coltivato diverse varietà di cannabis in terreni ricchi di selenio, osservando la capacità della pianta di assorbire questo elemento. Si localizza prevalentemente nei semi e nelle foglie, i quali possono essere trasformati per diventare integratori ricchi di selenio.

4. Sistema Endocannabinoide in relazione agli stati d’ansia

Era già noto da tempo che il Sistema Endocannabinoide fosse direttamente coinvolto negli stati d’ansia, visti gli effetti benefici che la cannabis e il CBD hanno come ansiolitici naturali. I ricercatori statunitensi dimostrato che l’endocannabinoide 2-arachidonoilglicerolo (2-AG) collega l’amigdala con la corteccia pre-frontale e che lo stress induce una diminuzione della sua espressione, correlata allo sviluppo di stati d’ansia.

Attraverso questo studio molto ben disegnato e utilizzando tecniche innovative, gli autori hanno dimostrato che lo stress induce un “collasso” dell’attività dell’endocannabinoide 2-AG tra l’amigdala e la corteccia pre-frontale e ciò induce stress che, se prolungato nel tempo, può sfociare in comportamenti ansiosi.

Per ulteriori approfondimenti leggi l’ articolo completo “Cannabis nell’ansia da stress: svelato il meccanismo d’azione” .

Viola Brugnatelli
Direttrice scientifica di Cannabiscienza e ricercatrice in neuroscienze presso l’Università degli Studi di Padova

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