Cannabis terapeutica: prescrizione e benefici

La cannabis è stata utilizzata per scopi terapeutici da millenni e ora la scienza sta confermando i suoi benefici per il trattamento di una vasta gamma di patologie, come dolore cronico, epilessia, disturbi del sonno e molto altro. In Italia, la Cannabis Medica è stata legalizzata da un decennio, tuttavia esistono differenti modalità di prescrizione, erogazione e rimborso tra le varie Regioni italiane. In questo articolo, sono riassunti: benefici della Cannabis Medica ad uso terapeuticola prescrizione la legislazione italiana, nonché le opportunità di studio per approfondire questo argomento offerte dai Master e dai Corsi di Cannabiscienza.

INDICE

1. Come ottenere la prescrizione medica di cannabis terapeutica in Italia

Sebbene la Cannabis Medica sia stata legalizzata in tutto il territorio italiano nel 2013, ogni singola Regione si è dotata di regolamenti propri riguardanti le modalità di erogazione, rimborso e prescrizione (per maggiori informazioni, consulta la sezione “Normative” delle pubblicazioni di Cannabisicenza).

In generale, il processo di ottenimento di una prescrizione per l’uso terapeutico della cannabis di Cannabis terapeutica inizia con una visita da un medico specializzato in medicina palliativa, neurologia, oncologia o psichiatria (o altro), che valuterà se la cannabis potrebbe essere un’opzione terapeutica appropriata per il paziente.

In seguito alla visita specialistica, il medico (specialista o di medicina generale) dovrà redigere una prescrizione specifica che indichi la quantità, la qualità e la forma farmaceutica (olio, capsule, spray, infiorescenze, ecc…)  della cannabis necessarie per il trattamento della specifica condizione del paziente

La Cannabis Medica può essere quindi dispensata attraverso la rete di farmacie convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), le quali possono fornire la cannabis solo ai pazienti che hanno una prescrizione medica valida.

2. Produzione, qualità e sicurezza della cannabis terapeutica in Italia

Attualmente, la Cannabis Medica disponibile in Italia è prodotta dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, oppure può essere importata dall’estero da diversi produttori, come Bedrocan (Olanda), Aurora/Pedanios (Canada/Germania), Little Green Pharma (Danimarca) e viene fornita in diverse forme, come oli, capsule e infiorescenze.

Per quanto riguarda la qualità e la sicurezza della Cannabis Medica, il Ministero della Salute Italiano ha emesso una serie di linee guida per la produzione, la distribuzione e la prescrizione della cannabis ad uso terapeutico. La Cannabis Medica deve rispettare gli standard di qualità, sicurezza ed efficacia dei medicinali tradizionali, e deve essere testata per assicurare la presenza di cannabinoidi e la conformità ai limiti di pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze tossiche.

3. Prescrizione Cannabis: quali sono le modalità di rimborso e
per quali patologie

La cannabis non può mai essere prescritta come primo trattamento o trattamento standard, ma, secondo la legge, può essere presa in considerazione solo dopo che tutti i trattamenti standard si siano rivelati inefficaci o non sopportabili dal paziente. Questo nonostante la scienza abbia confermato che ci sono specifiche condizioni (come la fibromialgia) in cui la cannabis risulti il trattamento più efficace. Sarà quindi il medico che, di caso in caso, valuterà il quadro clinico del paziente e deciderà se la cannabis potrebbe essere utile nel trattamento della sua specifica condizione.

La spesa per la Cannabis Medica può essere:

  • a carico del paziente, se prescritta su ricetta bianca;
  • rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale (SSR), quando prescritta sulla classica “ricetta rossa”.

Nel primo caso (spesa a carico del paziente), la cannabis può essere prescritta per qualsiasi patologia, purché il suo uso sia supportato da dati scientifici. Con questa modalità, la cannabis e i cannabinoidi vengono prescritti per una vasta gamma di condizioni mediche, tra cui la depressione, l’ansia, la malattia di Parkinson, l’Alzheimer, l’epilessia, l’autismo e molti altri disturbi.

Al contrario, il rimborso da parte del SSR può essere ottenuto solo per alcune (poche) condizioni patologiche. Secondo le linee guida ministeriali, le patologie per le quali è possibile ottenere un rimborso sono:

  • Sclerosi Multipla;
  • dolore oncologico e cronico;
  • cachessia (in anoressia, HIV, chemioterapia);
  • vomito e inappetenza da chemioterapici;
  • glaucoma;
  • Sindrome di Tourette.

Tuttavia, alcune regioni hanno mantenuto queste indicazioni, altre le hanno ridotte ed altre ancora le hanno estese.

Poiché anche le forme farmaceutiche prescrivibili nonché i medici che possono prescrivere variano tra Regione e Regione, questa sorta di “federalismo italiano della cannabis” fa si che in alcune Regioni i pazienti possono accedere ai trattamenti con Cannabis Medica con maggiore (o minore) facilità rispetto ad altre, creando così una disparità nel trattamento sanitario.

Nonostante queste limitazioni, l’interesse per la Cannabis Medica sta crescendo sempre di più, e molte persone stanno richiedendo un maggior accesso a questa terapia e un maggiore supporto dal Sistema Sanitario Nazionale.

4. Le difficoltà per i pazienti

L’accesso dei pazienti italiani a prodotti a base di cannabis rimane ancora molto limitato. Attualmente, solo poche centinaia di pazienti in Italia hanno ottenuto la prescrizione di prodotti a base di cannabis, soprattutto a causa della difficoltà di reperire prodotti sicuri e di qualità.

Il principale ostacolo alla prescrizione della cannabis terapeutica in Italia è la mancanza di un quadro normativo chiaro, completo e univoco su tutto il territorio, che disciplini la produzione, la distribuzione e la prescrizione di prodotti a base di cannabis.

Inoltre, i medici italiani hanno ancora molte incertezze riguardo alla Cannabis Medica e al suo utilizzo in campo terapeutico. Molti medici si sentono poco informati o poco preparati a prescrivere prodotti a base di cannabis, e spesso la mancanza di un quadro normativo chiaro rende difficile l’individuazione dei prodotti più sicuri e di qualità da prescrivere ai pazienti.

Per affrontare queste sfide, è necessario un maggiore investimento nella formazione dei medici e una maggiore chiarezza normativa.

L’utilizzo della Cannabis Medica può rappresentare una soluzione preziosa per molti pazienti italiani che soffrono di gravi malattie e sintomi debilitanti. Tuttavia, per garantire che i pazienti abbiano accesso a prodotti sicuri e di qualità, è necessario un maggiore impegno da parte delle autorità italiane, oltre che un maggiore investimento nella formazione dei medici. Solo così si potrà garantire che la Cannabis Medica diventi una soluzione utile a chiunque ne abbia bisogno.

5. Il Corso Cannabis Medica Clinica

Il corso in Cannabis medica Clinica è un corso innovativo offerto da Cannabiscienza, che fornisce una panoramica completa delle applicazioni cliniche della cannabis, con particolare attenzione alla sua efficacia nel trattamento del dolore cronico, delle malattie neurologiche e psichiatriche, e dei disturbi del sonno.

Il corso è rivolto a medici, farmacisti e altri professionisti sanitari che desiderano ampliare le loro conoscenze sulla cannabis e sull’uso dei prodotti a base di cannabis nella pratica medica. Durante il corso, gli studenti acquisiranno competenze sulla terapia con cannabinoidisulla loro farmacologia e sui meccanismi d’azione, oltre a sviluppare la capacità di identificare i pazienti che possono beneficiare dell’uso di Cannabis Medica e di scegliere il dosaggio appropriato per la terapia.

Gli studenti potranno apprendere attraverso lezioni online, ma avranno l’opportunità di interagire costantemente con esperti del settore.

In sintesi, il corso di Cannabiscienza rappresenta un’opportunità unica per professionisti sanitari di aggiornare le loro conoscenze sulle applicazioni cliniche della cannabis, acquisire competenze nella prescrizione di prodotti a base di cannabis e fornire ai propri pazienti le migliori opzioni di trattamento disponibili.

Autore
Fabio Turco
Neurogastrocannabinologo - Chimico Farmaceutico

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