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Cannabis e patologie comportamentali negli animali da compagnia

Negli ultimi anni, la Cannabis Medica ha suscitato grosso interesse tra gli scienziati e non: solo nel 2022, i motori di ricerca scientifica hanno pubblicato più di 4000 articoli sull’argomento.  Anche i medici veterinari ne sono rimasti affascinati, infatti molti hanno cominciato ad approcciarsi alla pianta nel tentativo di allargare l’arsenale terapeutico o di trovare nel mondo naturale degli alleati che dessero meno effetti collaterali rispetto al prodotto sintetico. Ce ne parla il dottor Luigi Sacchettino, dottorando in scienze veterinarie presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli  ,    ed esperto cinofilo nell’area comportamentale.

INDICE

1. Le principali patologie comportamentali nei cani e nei gatti

I nostri amati cani e gatti sono sempre più affetti da patologie del comportamento come: 

  • fobie;
  • aggressività; 
  • ipersensibilità;
  • disturbi compulsivi. 

Questi disturbi comportamentali richiedono un intervento specialistico per ridurre la sofferenza emotiva. Molto  spesso ci si trova davanti alla necessità di dover somministrare un farmaco per aiutare il paziente  un animale che vive in uno stato di disagio e per rendere possibile la riabilitazione comportamentale, necessaria ai fini della gestione del disturbo. 

Molti pet owners, però, si dimostrano riluttanti alla somministrazione di farmaci, compresi anche gli antidolorifici per cani e gatti, che agiscono sul sistema nervoso centrale. Questo succede poichè rimangono agganciati ad una serie di luoghi comuni e falsi miti come ad esempio “non voglio il mio cane sedato” e ancora “so che danno dipendenza”.  In aggiunta a ciò, spesso queste terapie (che prevedono l’uso di farmaci quali ansiolitici, antidepressivi, timoregolatori) inducono transitori effetti collaterali oppure non risultano efficaci per quel determinato individuo. Ed è qui che la Cannabis Medica può rappresentare un valido alleato per i medici veterinari.

2. La cannabis nel dolore e nei disturbi comportamentali di cani e gatti

Attualmente, in medicina veterinaria, i derivati della cannabis si usano spesso per il controllo:

  • del dolore;
  • dell’epilessia idiopatica refrattaria ai trattamenti convenzionali;
  • delle malattie allergiche;
  • dei disturbi comportamentali, come l’ansia, i disturbi compulsivi o l’aggressività manifestata in canile. [1] [2] [3]

Nei disturbi comportamentali di cani e gatti, si utilizza prevalentemente cannabis con una percentuale maggiore di fitocannabinoidi privi di azione psicotropa – che potrebbero indurre un peggioramento della sintomatologia comportamentale.

2.1 I benefici del CBD per cani e gatti

Ad esempio, per quanto riguarda il cannabidiolo (CBD) per i cani e gatti si predilige di utilizzare il full spectrum, capace di indurre un rilassamento profondo ed un effetto antidepressivo ed ansiolitico. 

Infatti, recentemente è stato pubblicato uno studio che conferma i  benefici del CBD per i cani nell’alleviare lo stress causato dai viaggi in auto o dalla solitudine. In particolare, è stato dimostrato che una singola dose di CBD somministrata per via orale riduce notevolmente lo stress nei nostri amici a quattro zampe. [4]

3. Terapie con cannabinoidi per cani e gatti: dosaggio e durata

La terapia con cannabinoidi  per cani e gatti viene calibrata in base alle esigenze del paziente, partendo con un dosaggio basso e variando gradualmente, a seconda degli effetti visibili sul paziente e dei feedback forniti dai pet owners. Generalmente, si preferisce la somministrazione lontano dai pasti e da altri farmaci, magari con un po’ di cibo grasso che ne faciliti l’assorbimento oppure direttamente in bocca.  

Così come la dose è soggettiva, anche la durata non è predefinita. Non possiamo agire secondo protocolli, infatti la durata varia a seconda:

  • della patologia;
  • della personalità;
  • del momento e dalle circostanze in cui si opera.

È un po’ come se stessimo creando un abito sartoriale che calza a pennello su quel soggetto.

Nella pratica veterinaria per gli esperti cinofili nell’ambito comportamentale, non è raro utilizzare un approccio integrato e interdisciplinare per trattare le patologie del comportamento. Spesso, si combinano terapie basate sul CBD per cani e gatti, con programmi di riabilitazione comportamentale per pazienti affetti da disturbi d’ansia o fobie. Questi programmi cercano di alleviare il dolore che può aggravare e sostenere il disagio del paziente.

4. Le conclusioni: la cannabis terapeutica per i cani e gatti, una valida alleata

Dolore e comportamento sono estremamente interconnessi e per questo motivo la comunità scientifica è sempre più orientata a pensare che gran parte dei problemi comportamentali nei cani e nei gatti siano aggravati o causati dal dolore fisico. Quasi l’80% di queste patologie ha una componente di dolore diagnosticato o sospetto; [5] pertanto, quando si tratta di pazienti come i nostri amici a quattro zampe, che non possono verbalizzare il loro disagio, è cruciale avere una mente aperta circa l’effetto potenziale del dolore (e dell’ansia) nella vita di tutti i giorni. 

La Cannabis Terapeutica , con i suoi molteplici principi attivi come i fitocannabinoidi, terpeni e terpenoidi e flavonoidi, può davvero rappresentare una valida alleata su due aspetti, ansia e dolore, spesso trascurati nei nostri amici a quattro zampe, taciuti, non urlati. [6]  Ma per far ciò, è fondamentale aumentare le competenze e le conoscenze su questa preziosa alleata e la nostra consapevolezza nel saper riconoscere il disagio dell’altro ed essere pronti ad accoglierlo.

Referenze

  1. Kogan L, Schoenfeld-Tacher R, Hellyer P, Rishniw M.
    US veterinarians’ knowledge, experience, and perception regarding the use of Cannabidiol for canine medical conditions.
    Front Vet Sci. (2019) 5:338.[]
  2. 2. Rodrigo Zamith Cunha, Letícia Locatelli Felisardo, Giulia Salamanca, Gabriela Gomes Marchioni, Orlando Iazzetti Neto, Roberto Chiocchetti.
    The use of cannabidiol as a novel treatment for oral stereotypic behaviour (crib-biting) in a horse.
    Veterinary and Animal Science, Volume 19, 2023, 100289, ISSN 2451-943X[]
  3. Corsetti, S, Borruso, S, Malandrucco, L, Spallucci, V, Maragliano, L, Perino, R, D’Agostino, P and Natoli, E (2021).
    Cannabis sativa L. may reduce aggressive behaviour towards humans in shelter dogs.
    Scientific Reports 11, 2773[]
  4. Hunt ABG, Flint HE, Logan DW and King T (2023).
    A single dose of cannabidiol (CBD) positively influences measures of stress in dogs during separation and car travel.
    Vet. Sci. 10:111260[]
  5. Mills, D. S., Demontigny-Bédard, I., Gruen, M., Klinck, M. P., et al. (2020).
    Pain and Problem Behavior in Cats and Dogs.
    Animals : an open access journal from MDPI, 10(2), 318[]
  6. Della Rocca, G., & Di Salvo, A. (2020).
    Hemp in Veterinary Medicine: From Feed to Drug.
    Frontiers in veterinary science, 7, 387.[]
Autore
Fabio Turco
Neurogastrocannabinologo - Chimico Farmaceutico

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Master Cannabis Medica in Veterinaria

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