Stagione 4, episodio 24
L’aggiornamento sulla varietà di cannabis FM2 non riporta buone notizie. Purtroppo non è più reperibile nelle farmacie italiane dal novembre del 2020, a causa di una scarsa produzione che ha riguardato l’anno della pandemia. I pazienti in primis, e anche i medici prescrittori, conoscono bene questa problematica che li ha costretti a cambiare varietà per non interrompere del tutto la terapia con cannabis. La varietà FM2 presenta un rapporto bilanciato di cannabinoidi THC e CBD (rispettivamente 5-8% in THC e 7,5-12% in CBD), simile ma non identica alla varietà olandese Bediol. Infatti, spesso quest’ultima viene prescritta quando vi è carenza della FM2. Questo escamotage clinico non garantisce gli stessi effetti terapeutici, come dimostrato nello studio osservazionale in cui vengono confrontate le due varietà, che puoi trovare nell’articolo completo sulla cannabis FM2.
È fondamentale per i medici poter usufruire di una vasta gamma di varietà di cannabis medica. Questo per due ragioni principali, ossia scongiurare l’interruzione della terapia per il paziente e per poter affrontare un gran numero di patologie con più “strumenti” a disposizione. Ogni varietà infatti è caratterizzata da un fitocomplesso unico, ossia principalmente cannabinoidi e terpeni, che consentono di personalizzare la terapia paziente per paziente. Infatti in Germania le farmacie dispongono di più di 40 varietà di cannabis medica, rispetto alle 9 varietà distribuite in Italia, non tutte reperibili.
Il 10 giugno 2021 è stata approvata dall’AIFA la rimborsabilità e le modalità di prescrizione dell’Epidiolex. Si tratta di un farmaco costituito dal principio attivo cannabidiolo 100 mg/ml in soluzione orale, per le forme di epilessia infantile farmaco resistente, come sindrome di Dravet e Lennox Gastaut. Il SSN si è fatto carico della onerosa spesa sanitaria prevista per l’Epidiolex, il cui prezzo al pubblico è di 1998 €, prevedendo il rimborso della terapia. Purtroppo ciò non accade per le prescrizioni galeniche di cannabis terapeutica, che spesso sono a carico del paziente. Ciò è dovuto a causa di una frammentata situazione sulle leggi regionali in tema di patologie trattabili con la cannabis e la relativa rimborsabilità. Puoi approfondire la situazione sulla rimborsabilità della Cannabis Medica nella tua regione leggendo questa guida.
Dal 2016 la legge agricola 242 sulla Cannabis Sativa L. conosciuta come canapa industriale, ha incentivato diverse aziende italiane ad investire sulla coltivazione e trasformazione di questa pianta. In particolare si è sviluppata la coltivazione per la produzione di infiorescenze a basso tenore di THC (tra lo 0,2 e lo 0,6%), comunemente chiamata cannabis light, con alto contenuto di CBD e CBG.
In questo scenario, non ben normato, si è inserito il Ministero della Salute con delle interpretazioni restrittive sulla coltivazione di cannabis per la produzione di infiorescenze, regolamentate dalla legge sugli stupefacenti 309/90. Infatti, sul sito del ministero è possibile trovare una sezione dedicata alle autorizzazioni per la coltivazione di Cannabis Sativa L. per la produzione di CBD medicinale, da conferire ad officine farmaceutiche autorizzate alla trasformazione del principio attivo e piante medicinali. Una più libera interpretazione potrebbe inquadrare il settore in due direzioni: produttori di infiorescenze con CBD solo per il settore farmaceutico, e imprenditori agricoli che continuano a coltivare per soddisfare le numerose richieste che provengono dai tanti consumatori della cannabis light e derivati.
Come è già capitato in passato, quando il Ministero cerca di regolamentare il settore della cannabis, medicinale o industriale, crea più confusione di quella attuale. Il risultato è aumentare le difficoltà d’impresa nel settore, di accesso alla Cannabis Medica per i pazienti e per i consumatori in generale. Tutto il mondo sta volando letteralmente verso la direzione della legalizzazione della cannabis tout court, augurandoci che il lavoro di interlocuzione che tutto il settore della cannabis italiano sta portando avanti con le istituzioni, possa produrre risultati concreti e risolutivi.
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