Stagione 2, episodio 26
Per comprendere come funziona la cannabis sulla pelle, è necessario sapere che il Sistema Endocannabinoide (SEC) è presente anche a livello cutaneo. Nella cute, il ruolo del SEC è quello di regolatore di svariate funzioni: crescita, proliferazione e apoptosi (morte programmata) cellulare, risposte infiammatorie ed immunitarie.
Per questo il SEC è un target importante per l’uso topico della cannabis. Infatti sin dall’antichità la cannabis è stata utilizzata per trattare ferite, ulcerazioni e malattie della pelle. Basti pensare che fino agli inizi del ‘900 nelle farmacie era possibile reperire unguenti e tinture a base di cannabis.
La dermatite, o eczema, è una reazione dermica infiammatoria, che provoca un’eruzione cutanea caratterizzata da prurito, eritema e presenza di vescicole e croste. Varie ricerche hanno dimostrato che le terapie mirate alla modulazione del SEC, possano dare buoni risultati nelle malattie della pelle. In particolare si è visto che i recettori CB2 sono direttamente coinvolti nelle dermatiti da contatto, ovvero quelle causate dal contatto con agenti irritanti o allergeni. Inattivando questi recettori con agonisti inversi, sia per via sistemica che topica, è possibile ridurre l’infiammazione.
La dermatite atopica si presenta come un’infiammazione improvvisa della cute, che comporta secchezza, prurito ed eritema. Numerosi studi hanno dimostrato che la Palmitoiletanolammide (PEA) può rappresentare un trattamento molto efficace. Infatti, la PEA inibisce l’azione dell’enzima FAAH che metabolizza gli endocannabinoidi, aumentando la disponibilità di Anandamide.
Questo endocannabinoide legandosi ai recettori vanilloidi TRPV1 presenti sui cheratinociti, produce un effetto anti-pruriginoso. L’effetto è dovuto anche ad un’azione diretta della PEA sui recettori CB2, riducendo l’infiammazione cutanea. Per approfondimenti sulla PEA e le sue proprietà terapeutiche ascolta il podcast “PEA: un cannabinoide tutto italiano”.
Uno studio osservazionale prospettico, effettuato su una coorte di 2456 pazienti dai 2 ai 70 anni di età, ha confermato gli effetti finora descritti. Ai pazienti è stata somministrata una crema a base di PEA che ha donato sollievo e ha ridotto il ricorso a preparati topici a base di cortisonici. Anche il recettore CB1 potrebbe essere coinvolto nella dermatite atopica. Infatti, preparati a base di tetraidrocannabinolo (THC) o analoghi, si sono rivelati efficaci nel trattare questo tipo di dermatite.
Per scoprire su quali altri malattie della pelle la cannabis risulta efficace, leggi la pubblicazione “Malattie dermatologiche e Sistema Endocannabinoide: un nuovo potenziale bersaglio”.
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